lunedì 30 maggio 2016

RECENSIONE: L'altro capo del filo - A. Camilleri

Hello!

Mi sono resa conto che è un bel po' che non pubblico una recensione qui sul blogghino. Ci sono diverse ragioni, la più importante delle quali è che questo è il periodo più faticoso dell'anno, per me, con un sacco di scadenze per il mio lavoro, e in più tanto da fare per seguire il mio bambino negli ultimi giorni di scuola. Poi c'è anche stata una bella novità che riguarda il mio lato "scrittrice", di cui vi parlerò nei prossimi giorni, sperando di non annoiarvi.

Per fortuna, però, sono riuscita a ritagliarmi del tempo per me, per leggere alcuni bei romanzi di cui spero riuscirò a parlarvi nel prossimo futuro. Oggi, vorrei spendere qualche parola per consigliarvi il libro che ho appena finito, e che mi ha lasciato una sensazione davvero piacevole...

RECENSIONE
L'ALTRO CAPO DEL FILO
Andrea Camilleri

TRAMA: La nuova indagine del commissario Montalbano. A Vigàta si susseguono gli arrivi di migranti e tutto il paese è coinvolto nel dare aiuto; in primo luogo la capitaneria e la polizia, ma anche tanti volontari. Il commissario e i suoi uomini non si risparmiano, ci sono gli scafisti da individuare, sospettati anche dello stupro di una bambina. Poi una notte mentre Montalbano è al porto per il consumarsi di una ennesima tragedia del mare, un’altra tragedia lo trascina via dal molo: nella più rinomata sartoria del paese è stata ritrovata la sarta Elena trucidata a colpi di forbici.






Confesso che il commissario Montalbano mi è molto caro e che i libri di Camilleri che hanno lui per protagonista sono per me i classici acquisti a scatola chiusa da tanti anni. La mia passione è condivisa da tanti in Italia, infatti questo suo ultimo romanzo, appena uscito, è già ai primi posti delle classifiche di vendita e secondo me merita davvero il successo che inevitabilmente otterrà.
Non è sempre stato così, con le storie del commissario vigatese: alcune volte, alcune sue storie mi hanno dato l'impressione di un filone in esaurimento, quasi che Camilleri scrivesse ormai "per contratto", o perché non potesse più farne a meno, pur non avendo molto da dire.

Non è però il caso di questa sua ultima indagine, e sono felice che, nonostante le sue sopraggiunte difficoltà fisiche (ha infatti confessato di non poter più materialmente scrivere a causa di una sopraggiunta cecità), lo scrittore siciliano abbia ancora tanto da raccontarci sul suo commissario.
Ma non è solo del commissario che si parla in questo libro, e in questo risiede forse il mio unico dubbio su questo romanzo. Sembra infatti costituito da due diverse parti, diversissime tra loro per argomento trattato, per personaggi e intensità del racconto, con un esile filo a collegarle, un filo fatto di pianto: del pianto di una madre.
La prima parte del romanzo parla di migranti: della miseria di chi rischia la vita per cercare di raggiungere un sogno di libertà e benessere, della difficoltà di chi è lasciato da solo ad accogliere, quasi impreparato, una marea di uomini, donne e bambini che attraversano il mare.
La seconda parte parla invece del dolore di una donna, di una storia personale e tormentata, raccontata da Camilleri con tanta malinconia, con un'amarezza forse frutto dell'età dell'autore e delle sue esperienze. 

Come sempre, parlare di un giallo senza svelare alcunché della trama è difficile e quindi parlerò poco dell'intreccio: mi limiterò a dire che secondo me la storia è solida, la parte dell'investigazione è accurata e realistica, e anche se il finale è forse un po' troppo veloce, tutto sommato si adatta bene allo spirito un po' crepuscolare dell'intera vicenda.
Quello che mi è piaciuto molto, come quasi sempre direi, in questa avventura di Montalbano sono i personaggi: a partire da quelli ormai vecchie conoscenze del lettore, da Fazio (il mio preferito) a Catarella (tenero e anche lui, malinconicamente e affettuosamente descritto).
Anche i nuovi personaggi sono forti e ben caratterizzati: Meriam, il dottor Osman, la bella sarta Elena...

Ma quello che, nelle storie di Montalbano, mi conquista definitivamente e inesorabilmente sono le comparse: quelle pennellate di poche righe in cui appaiono per pochi secondi personaggi magari senza nome, senza un ruolo importante o neanche secondario nell'intreccio, ma che costituiscono la base dell'affollata umanità siciliana che è la vera, profonda, reale forza del mondo immaginato da Camilleri.
Come ad esempio la mamma sicilianissima di un sospettato:

"Mè figlio 'nnucenti è!"
Doviva trattarisi della matre di Lillo Scotto.
"Dottori m'avi a cridiri, 'nnucenti è! Cilo dico io che sugno sò matre e lo sento nel profunno del cori mè".
Chiangenno e singhiozzanno continuò: "'U sciatu do mè sciato non è capace di fari 'na cosa accussì laida! 'U sangu do mè sangu prifirisci ammazzarisi chiuttosto che ammazzari..."

Poche righe, e mi sembra di vederla, questa donna vestita di nero che piange e si dispera, battendosi il petto per difendere "il fiato del suo fiato, il sangue del suo sangue" da ogni accusa. Mi fa sorridere e mi turba un po', da mamma meridionale (anche se non siciliana) quale sono io... per poi scoppiare a ridere, poche righe dopo, al lapidario, graffiante commento del commissario:

Montalbano pinsò che essiri orfano di 'na matre del sud potiva, certe vote, non essiri 'na maledizioni.

Un bel libro, consigliato per una lettura veloce ma profonda, accompagnati ancora una volta dal dialetto siciliano e dai colori di una terra magnifica.



Cheers,
Eva 

lunedì 23 maggio 2016

Liebster Award 2016 (aggiornamento)

Hello!


Con mia grande gioia e sorpresa, ho ricevuto altre due nomine per questo bel premio.

Ringrazio moltissimo Peperosa, del blog Vento tra le pagine, e Viola, del blog Una quasi adatta, per aver pensato a me per la nomina.
Non rifarò il post, non voglio tediarvi troppo, ma mi fa piacere rispondere alle domande divertenti e interessanti che Peperosa e Viola hanno posto nella loro nomina... le trovate qui di seguito, se siete interessati a scoprire qualcos'altro di me.

Domande di Peperosa:

1) Qual è il libro a cui sei più affezionata e perchè?
Il libro "fisico" a cui sono più affezionata è una copia di "Saltatempo", autografata da Stefano Benni. Che prima di firmare mi ha chiesto qual è il mio animale preferito. E poi me l'ha disegnato. E' la cosa più preziosa che ho nella mia libreria.
2) Hai mai scritto qualcosa di tuo?
La scrittura è sempre stata una mia passione segreta, ma da qualche anno ho deciso di provare a rendere questo mio sogno un po' più concreto. E così, sono uscite due mie storie, per la Triskell Edizioni, e altre sono in programma... insomma, ancora non riesco a crederci ma sembra che qualcuno abbia anche letto le mie storie!
3) Fai molto caso allo stile di un libro, o ti soffermi solo sulla trama?
Assolutamente, stile e trama sono entrambi imprenscindibili nelle cose che scelgo di leggere...
4) C'è un momento della giornata in cui preferisci leggere?
Nessuno in particolare. Leggo sempre, ovunque, appena posso, appena capita.
5) Se potessi andare in qualunque parte del mondo, quale sarebbe il tuo prossimo viaggio?
Vorrei tornare in Amazzonia con mio figlio. Ci sono stata con mio marito, qualche anno prima che lui nascesse, e penso che sarebbe un viaggio fantastico per il mio bambino.
6) Hai altre passioni oltre alla lettura? Quali sono?
Mi piace scrivere, certo. Ma altre passioni, non legate alla parola scritta, sono viaggiare, andare al cinema, guardare lo sport (amo quelli cosiddetti minori), fare le costruzioni con mio figlio.
7) Ti consideri una persona con i piedi per terra o con la testa tra le nuvole?
Piedi per terra, senza dubbio. Sono concreta, organizzata, puntigliosa, metodica e testarda.
E la testa la tengo sul collo, ben salda.
8) Se potessi andare a cena fuori con un personaggio di un libro, quale sarebbe? Dove lo porteresti?
Vorrei tanto uscire a cena con Idgie Threadgoode ("Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop"). E ascoltarla raccontare della sua mirabolante avventurosa vita.
9) E invece se fosse un autore?
Porterei Kristan Higgins a mangiare in un locale di Trastevere. Per farle capire com'è la vera Roma, a lei che ha forse una visione troppo "americana" di noi italiani, anche se ci ama tanto.
10) Sei legata alla tua città o preferiresti trasferirti?
Noooooo. Trasferirmi mai. Amo Roma con tutto il mio cuore, era il nostro sogno venire a vivere qui.
11) Qual è la qualità che più ti colpisce in una persona?
L'affidabilità. Sapere che su qualcuno posso contare è la cosa più importante, per me.

Domande di Viola:

1) Da cosa deriva il nome del tuo blog? Perché lo hai scelto?
Beh, è il mio nome. L'ho aperto quando ho cominciato a pubblicare le mie cosette, e mi faceva piacere avere uno spazio in cui chiacchierare un po' dei miei sogni di piccola scrittrice, poi ho capito che mi piaceva tanto anche discutere delle mie letture, perché leggere è il mio primo amore, quello che non si dimentica mai. Ora mi fa piacere averlo chiamato così, perché di qualunque cosa scriva,
il mio blogghino sono io.
2) C'è un cibo strano che di solito alla gente non piace, ma a te fa impazzire?
 Sono abbastanza curiosa sul cibo, e in generale assaggio tutto soprattutto, se cucina straniera. Per esempio, amo molto il sapore agrodolce tipico delle cucine orientali, che invece vedo non tutti apprezzano.
3) Qual è stato il viaggio più bello che tu abbia mai fatto e perché?
Con mio marito prima, e con lui e mio figlio da quando siamo in tre, viaggiamo spessissimo e abbiamo avuto la fortuna di vedere posti meravigliosi. Non riesco a definire *un* viaggio come il più bello, perché ogni volta c'è qualcosa di speciale nel tempo che passiamo insieme. In astratto, però, considerando la particolarità dei luoghi visitati, direi che il viaggio più interessante e straordinario che abbia mai fatto è quello nell'Amazzonia dell'Ecuador. E' stato come andare su un altro pianeta.
4) Ti piacciono le serie tv? Qual è la tua preferita?
Mi piacciono moltissimo e ne guardo tante, appena posso (non ho moltissimo tempo). Le mie preferite sono quelle della serie NCIS, ma in generale mi piacciono tutte quelle investigative/poliziesche.
5) Racconta un fatto imbarazzante su di te.
Mi imbarazzo troppo! No, vabbé, uno piccolo ve lo dico: certe volte trasgredisco la ferrea dieta che mi sono autoimposta da anni e di nascosto, sentendomi in colpa per tutto il tempo, mi chiudo in bagno con una confezione gigante di Fonzies!
6) Ti piace il posto in cui vivi? Vorresti vivere da qualche altra parte?
Lo adoro! Vivo a Roma e semplicemente la adoro, e non vorrei mai più andare via! Ci siamo trasferiti da quasi due anni, dopo averla sognata tantissimo, e ora che finalmente abbiamo realizzato il nostro sogno, certe volte ancora non credo sia reale! E' troppo bello vivere qui.
7) Qual è il classico che tutti hanno letto e tu - ancora - no? 
Uno qualunque dei grandi russi. Confesso le mie colpe...
8) Hai un libro-linus? (Cioè quel libro che ogni tanto senti il bisogno di rileggere)
"Il Signore degli Anelli". Lo rileggo almeno una volta ogni due anni (perché è lungo e impegnativo), ma non so stare tanto tempo senza la compagnia di Frodo, Sam, Aragorn e Faramir.
9) C'è un libro che associ ad un bel ricordo?
Un libro che io e mio marito abbiamo letto insieme: "Primo comando", di Patrick O'Brian. Royal Navy, diciannovesimo secolo, battaglie di mare e viaggi avventurosi. Un libro molto "maschile", ma che io ho adorato, come tutti quelli della serie. E quando dico che io e mio marito l'abbiamo letto insieme, intendo proprio *insieme*: seduti uno accanto all'altra, leggevamo le stesse pagine, nello stesso momento.
10) Un film e un libro che non devono assolutamente mancare
Il libro: "Pomodori verdi fritti al caffé di Whistle Stop", di Fannie Flagg. Uno dei più bei libri letti
negli ultimi anni. Il film: ce ne sono tanti assolutamente da non mancare. Negli ultimi mesi sono rimasta folgorata da un titolo italiano, "Il ragazzo invisibile", di Gabriele Salvatores.
11) Quale titolo daresti al libro sulla tua vita?
Quello di una splendida canzone di One Republic: "I lived".


Cheers,
Eva

martedì 17 maggio 2016

Visioni

Hello!


"All'interno: immaginate la forma e le dimensioni di una normale libreria, ma adagiata su una parete. Quel posto era spaventosamente stretto e vertiginosamente alto, con gli scaffali che arrivavano fino al soffitto: tre piani di volumi e forse anche di più. Piegai il collo all'indietro (perché le librerie ti obbligano sempre ad assumere posizioni scomodissime per il collo?). I ripiani si confondevano con le ombre, sembrando proseguire all'infinito.
Con pochissimo spazio a separarli, mi sentii come sul limitare di una foresta: non un accogliente boschetto californiano, ma un'antica selva della Transilvania, zeppa di lupi e di streghe e di banditi armati di pugnale al riparo dal chiarore lunare."

Il segreto della libreria sempre aperta , Robin Sloan

venerdì 13 maggio 2016

Liebster Award 2016

Hello!

Con un pensiero latente di invidia per quanti da ieri sono al Salone del Libro di Torino... oggi, uno speciale post dedicato al "Liebster Award 2016", un piccolo riconoscimento conferito da blogger ad altri blog. Lo scopo è quello di contribuire a far conoscere blog interessanti tra quelli emergenti, in una sorta di passaparola.


Ringrazio moltissimo Ariel, del blog L'angolo di Ariel, che mi ha nominato: il suo è proprio un angolo interessante e molto approfondito, che tra gli altri ha il merito di farmi riscoprire regolarmente, con acute recensioni, alcuni bei classici della nostra letteratura (e non solo).

A seguito di questo premio ci sono alcune cose da fare, che vi listo qui:

1) Ringraziare il blog che ti ha nominato e assegnato il premio
2) Scrivere qualche riga (max 300 parole) per promuovere un blog interessante che seguite
3) Rispondere alle 11 domande poste dal blogger che ti ha nominato
4) Scrivere a piacere 11 cose di te
5) Premiare a tua volta 11 blog
6) Formulare 11 domande per i blogger che si nomineranno
7) Informare i blogger del premio assegnato

Un blog molto interessante che seguo da qualche mese è quello di Aquila Reale: Penna d'oro. Sono molto incuriosita e affascinata dalle sue scelte in fatto di libri, sempre così insoliti e interessanti. Aquila Reale preferisce gialli, thriller, noir... e le sue recensioni rendono alla perfezione le atmosfere dei romanzi che sceglie, mai banali ma sempre interessanti e misteriose.

Queste sono le mie risposte alle 11 divertenti domande poste da Ariel a me, come blogger premiata:

1) Quale libro avresti voluto scrivere tu?
Senza dubbio "Il Signore degli Anelli", di J. Tolkien. Un capolavoro, un universo intero in 1000 pagine.

2) Oltre a leggere, ti piace anche scrivere?
Sì, è la mia seconda passione. Recentemente ho anche avuto la fortuna di pubblicare qualcosa... e di ricevere belle recensioni che mi hanno emozionato.

3) Chi è il tuo scrittore/scrittrice preferita italiano/a?
Stefano Benni. Amo la sua ironia, a volte anche amara ma sempre puntuale e affilata.

4) Chi è il tuo scrittore/scrittrice preferita straniero/a?
Fred Vargas, una scrittrice francese che è la mia autrice "feticcio".

5) Quale altro hobby hai oltre la lettura?
Mi piace scrivere, guardare serie TV poliziesche, fare le costruzioni con mio figlio e andare al cinema con mio marito.

6) Quale film tratto da un romanzo è il tuo preferito?
"Stand by me - Ricordo di un'estate", tratto da un racconto di S. King. Un meraviglioso inno alla perfezione degli anni della prima giovinezza, quando hai dieci anni, e ti senti invincibile ed eterno.

7) Se dovessi scegliere un personaggio come amico o amica, chi sceglieresti?
Sceglierei una coppia di personaggi apparentemente secondari del Signore degli Anelli: il principe Faramir e Eowyn, principessa di Rohan. Leali, affidabili, coraggiosi.

8) Quale personaggio letterario ti piacerebbe avere come fidanzato?
Sono molto affascinata dal capitano Frederick Wentworth, il protagonista di "Persuasione" di J. Austen. Penso che sia il simbolo dell'amore puro, saldo e fedele, che non si arrende.

9) In quale periodo storico ti sarebbe piaciuto vivere e perchè?
Nessuno del passato: trovo il nostro presente di gran lunga superiore a qualsiasi epoca trascorsa, in cui, soprattutto alle donne, ben poco era concesso e perdonato. Forse, darei volentieri una sbirciatina al futuro.

10) Chi è il tuo pittore preferito?
Senza ombra di dubbio, la pittrice messicana Frida Kahlo.

11) Di quale cantante sei andata o ti piacerebbe andare a un concerto?
I Mumford and Sons, un gruppo indie inglese che ho recentemente scoperto e imaprato ad amare.

Per conoscermi ancora meglio, ecco una lista di 11 curiosità su di me...

1) Adoro fare liste: dei regali di Natale, dell'occorrente per un viaggio, delle cose da fare in casa. Datemi una penna e un foglietto e solleverò il mondo.
2) Detesto cucinare: fosse per me, mangeremmo sempre pizza o cibo da asporto. Fortunatamente sono mamma, e pensare al benessere del mio bambino mi forza a migliorare anche la mia alimentazione.
3) Il mio colore preferito è l'arancione.
4) Amo fare il gioco "Unisci i puntini": mi rilassa e mi ricarica. Mio marito mi ha regalato un libro gigante che contiene 20 disegni da creare unendo i puntini da 1 a 1000: il paradiso!
5) Amo la montagna in estate e il mare in inverno.
6) Mi piace alla follia la musica folk irlandese, e ho trasmesso questa insana passione a mio figlio: quanti novenni conoscete che invece delle sigle dei cartoni animati canticchiano le canzoni dei Pogues?
7) Il mio più grande talento è saper fare regali.
8) Preferisco di gran lunga i gatti ai cani.
9) Quando mi arrabbio, la mia cadenza salentina faticosamente soffocata ricompare improvvisamente.
10) Odio la sabbia tra le dita.
11) Mi piace un sacco guardare gli sport cosiddetti minori: pallavolo, rugby, pallanuoto...


Queste sono le domande che invece pongo io ai blogger che premierò:

1) Qual è il primo libro che ricordi di aver letto?
2) Qual è la vacanza dei tuoi sogni?
3) Qual è la tua stagione preferita e perché?
4) Cosa ti fa arrabbiare ogni volta?
5) Che mestiere volevi fare da bambina?
6) Un genere letterario che non riesci proprio a digerire?
7) Quale cucina straniera è la tua preferita?
8) Una cosa che devi fare ogni giorno ma che proprio detesti?
9) Hai una particolare fobia per qualche animale?
10) Quanti libri leggi in media al mese?
11) Cosa speravi di ottenere aprendo un blog, che hai poi in effetti ottenuto?

E ora.... Premiazioni!


I blog che premio, per le loro interessanti recensioni, per la simpatia e la passione delle blogger che li gestiscono, e per le belle scoperte letterarie che faccio grazie a loro, sono (rigorosamente in ordine sparso):

Vento tra le pagine   http://ventotralepagine.blogspot.it/
Some Books Are   http://somebooksare.blogspot.it/
Message in a Bottle   http://messageinabottlef.blogspot.it/
La Balena Parlante ed io   http://rosaleggoescrivo.blogspot.it/
Scaffali da riscrivere   http://scaffalidariscrivere.blogspot.it/
L'anima delle storie   http://animadellestorie.blogspot.it/
Pane, libri e mocaccino   http://panelibriemocaccino.blogspot.it/
Un'ora di sole   http://unoradisole.blogspot.it/
La sala dei lettori inquieti   http://therestlessreadersroom.blogspot.it/
A piedi nudi nel parco...   http://piedinudinelparco.blogspot.it/
What we talk about when we talk about books?   http://whenwetalkaboutbooks.blogspot.it/

Cheers,
Eva
 

mercoledì 4 maggio 2016

Un po' di leggerezza

Hello!

Dite che ce la primavera ce la fa ad arrivare, finalmente?
Siamo ormai a maggio, ma forse lei non lo sa...
Comunque, per tirarci su in questi giorni freddi e ventosi (almeno qui nella mia adorata Roma), ho pensato di proporvi un po' di leggerezza. Oggi vi parlo di romanzi che ho letto qualche tempo fa, ma che ancora ricordo con simpatia. Due storie lievi e divertenti, che fanno passare qualche ora in allegria.

MINIRECENSIONI


A CENA DAI SUOI
Dana Bate

TRAMA: Hannah Sugarman vive in uno splendido appartamento con il fidanzato Adam, un uomo attraente e di successo, ed è pronta per una brillante carriera accademica. Ma la sua vera, grande passione è un’altra: cucinare. Nel tempo libero ama fare incetta di prelibatezze nei mercati rionali, e il suo sogno è quello di aprire un giorno una ditta di catering.
Ma sa che nessuno approverebbe, a cominciare dai suoi genitori, due stimati professori universitari che si aspettano che la figlia segua le loro orme. Quando il suo rapporto con Adam all’improvviso implode, Hannah capisce che è arrivato il momento di prendere in mano la propria vita. Con l’aiuto della sua amica Rachel decide di dare sfogo alla sua passione culinaria e realizzare ciò che ha sempre sognato. Nasce così il Dupont Circle Supper Club: gustose cenette per palati raffinati. Le cose sembrano andare per il meglio, ma qualcosa durante una serata particolarmente importante rischia di mandare tutto all’aria…
Un'affascinante e spassosa commedia romantica sul potere dei sogni e sull'importanza di essere sempre se stessi

Una bella e piacevole lettura, anche se non mi ha "preso" subito, ho trovato infatti l'inizio un po' lento. In seguito migliora moltissimo e alla fine mi ha lasciato soddisfatta. La storia e' ben organizzata, i personaggi molto ben definiti, reali e "veri": sia i protagonisti che i comprimari sono presentati anche (e soprattutto) con i loro difetti, e questo mi e' piaciuto molto. Ben tradotto, bellissima la copertina scelta per l'edizione italiana (anche quella originale lo era).




INIZIO' TUTTO CON UN BACIO
Miranda Dickinson

TRAMA: Pochi giorni prima di Natale, dopo essersi lanciata in una disastrosa dichiarazione d’amore al suo migliore amico, incontra un affascinante sconosciuto tra le bancarelle del mercatino di Birmingham. Tutto accade in un attimo: i loro occhi si incrociano e, senza una ragione apparente, i due si scambiano un bacio appassionato. Un minuto dopo, l’uomo scompare e Romily, sopraffatta dall’emozione, non ha neppure il tempo di chiedere il suo nome. I mesi passano, ma per lei è impossibile dimenticare quel bacio. Così, con l’aiuto e il sostegno degli amici, decide di dedicare il suo ventinovesimo anno alla ricerca di chi, con un solo bacio, l’ha stregata. Per poter condividere i suoi pensieri e i suoi sentimenti crea un blog che, con il passare del tempo, ha sempre più successo, così come la sua carriera di cantante. Ma, nonostante le affannose ricerche, l’uomo del bacio sembra essersi dissolto nel nulla. Romily, ormai scoraggiata, ha quasi deciso di abbandonare il sogno di ritrovarlo, ma proprio in occasione di un importante matrimonio, tra la folla intravede l’affascinante sconosciuto, con un abito davvero elegante... Possibile che sia arrivata troppo tardi? I grandi amori non dovrebbero resistere a tutti gli scherzi del destino? O forse la risposta è un’altra e il vero amore è sempre molto più vicino di quanto si creda.

L'intreccio e' divertente, i personaggi ben delineati, i dialoghi brillanti. Fa venir voglia di tifare per la protagonista, di vedere come va a finire... e la parte finale prima conferma, poi sorprende: molto riuscita. Non mi sono piaciute le continue citazioni di titoli di canzoni... a mio parere appesantivano un po' la narrazione, ma tutto sommato un difetto trascurabile. Un libro molto piacevole, per qualche ora di relax.

Cheers,
Eva


domenica 1 maggio 2016

Visioni

Hello!

"Tra le sette e le sette e mezza, durante l'allestimento dei banchi lungo la strada, Moore Street si trasformava in un alveare operoso. Se il tempo era inclemente, si montavano dei tendoni per mantenere all'asciutto uomini e merci. Dalle sporte e dalle cassette si tiravano fuori verdura e frutta, e si lucidavano le mele; ai fiori del giorno prima veniva accorciato il gambo per dar loro un aspetto più fresco, e i pescivendoli strofinavano da cima a fondo le lastre di marmo in attesa dell'arrivo del camion da Howth. Alle sette e mezza, Moore Street era un giardino che partiva dall'elegante Henry Street e dalla sua esplosione di fiori da tutto il mondo - rose, crisantemi, garofani e gigli - per inoltrarsi verso Parnell Street sfoggiando una gran varietà di frutta e verdura - dagli avocado alle fragole di stagione - e concludersi con i pescivendoli, relegati alla fine della strada, dove tutti potevano vederli ma a nessuno arrivava il lezzo."

Agnes Browne mamma, Brendan O'Carroll

Cheers,
Eva